Cosa nasconde Fabrizio Martina, in arte Jolly Mare, dietro quei grossi occhiali a mascherina? Talento. Ecco cosa nasconde, talento. Fra Viva Festival in Puglia, Sticker Mule Festival in Abruzzo, Reverso Festival a Milano ormai ci fa ballare più o meno in ogni zona d’Italia e non solo. Perché il suo nome rimbalza di qua e di là ormai da tempo – visto che già si era fatto scoprire al Sónar di Barcellona nel 2014.
Poi l’anno appena passato ha pure pubblicato un doppio album in vinile e in formato digitale dal titolo Mechanics, una raccolta di brani suonati in studio di registrazione con veri musicisti. Non più sample e prodotti di campionamento, che hanno caratterizzato le sue prime produzioni, ma un vero lavoro di composizione musicale dai ritmi dance elettronici. Chi lo ha definito «cantautore elettronico» ha fatto bene. Lui fa canzoni da club, canzoni vere con un inizio, un corpo e una fine. Cantate sia in italiano sia in inglese. E questo basta per farci scatenare in pista. Sentite l’eco di una sirena? È Jolly Mare, sta arrivando col veliero per l’ultimo party di NUL prima del break estivo.
Scritto da Alessia Musillo