Nell’ora ancora sospesa dal tempo del risveglio, nascono le narrazioni per immagini nel paesaggio dello Sri Lanka esplorato da Giovanna Silva. In quell’ora in cui le architetture sono in apnea nella natura, mondi differenti si intrecciano e si mescolano, svelando e supponendo forme, scoprendo e presumendo attori ed autori. Il racconto fotografico allora svela il suo soggetto, Mr. Bawa a quanto pare, maggiore esponente del “modernismo tropicale”.
Ma lo sguardo non si poserà soltanto sulle sue architetture, anzi, cercherà connessioni narrative che portano lo spettatore a legarsi con il paesaggio, nascosto negli scorci, predominante in alcune altre viste. Attireranno ricordi e intrigheranno nei dettagli, quelli che rendono viva l’architettura e quelli che nascondono la vita degli architetti – sapevate che Bawa era avvocato prima di essere architetto?-.
Ogni incontro tra natura, forma costruita e osservatore sembrerà a questo punto fortuito, inaspettato, come quello tra due passanti per strada. Come le fotografie attaccate fuori dalla galleria, per via del Mandrione, fino al Pigneto, nella piccola casa editrice Leporello, curata dalla
stessa Silva.
Scritto da Emiliano Zandri