Il confine tra “next big thing” e “best kept secret” è spesso sottilissimo. E, visto il caso, ci aggiungiamo pure il classico concetto di cervello in fuga. Questo perché Marta De Pascalis è un po’ tutto questo messo insieme. Da Berlino (ma via Roma) negli ultimi anni ha sviluppato un peculiare approccio alla materia elettronica, lavorando soprattutto su un tape-loop system, synth monofonici anni 70 e sperimentazione sulla sintesi FM, dai quali disperde materiale in bilico tra droni stracolmi di nostalgia e pattern in loop verso l’infinito.
Siamo dalle parti del Lawrence English più grigio, o di una Grouper formato kraut. A garantire per lei: una splendida uscita per la superba label The Tapeworm. Stamattina sarà protagonista del matinée di Standards con una performance live composta in sintonia con il luogo come conclusione della sua residenza in via Maffucci. Distendere le meningi (come ogni domenica che si rispetti) sarà semplicissimo.
Scritto da Kyösti Vainio