Lo sentite un brivido lungo la schiena? Bene, non è il freddo, ma lo scoprire che – in fatto di commistioni, incroci di varie branche artistiche e relative esplorazioni – in un angolo di mondo poco fuori Belluno, accadono cose. Nella fattispecie che un ex hangar abbandonato viene rimesso a nuovo, e che nei giorni che segnano il passaggio dall’estate all’autunno, si succedano una serie di performance, workshop, concerti. Troviamo nomi di spicco del panorama del teatro indipendente italiano (Ateliersi), nonché set in bilico tra avant-folk e fingerpicking (Paolo Spaccamonti), sound art dal respiro internazionale al suo massimo grado (JesterN), elettroacustica a pioggia (Enrico Malatesta) e molto altro. E tutto questo ben di Dio non poteva avere altro nome se non Vertigini.
Scritto da Alberto Asquini