Mettersi una giacca, una camicia o i tacchi: non è mai un buon segno quando qualcuno ti dice cosa metterti per accedere a una serata o in un qualsiasi luogo. Senza accenni al dress code le cose vanno meglio, ma la situazione si fa decisamente libera e interessante quando l’invito è a levarsi qualcosa. Ad esempio, avete mai pensato a un happening in cui l’unica regola è togliersi le scarpe?
Un gesto semplice e innocuo, ma non così scontato, tant’è che basta e avanza per settare il proprio cervello in maniera diversa e cominciare a guardare verso l’altro, ad aprirsi. Aprirsi verso tante cose che non sono previste dai canoni del clubbing eppure funzionano, trasmettendo la stessa euforia di un bel disco: lasciarsi massaggiare, tatuarsi, travestirsi, farsi predire il futuro, invocare la liberazione di un gorilla sexy. Un’oasi di libertà dove stare insieme fino a diventare un unico “superorganismo”.Ballando, ovviamente.
Scritto da Tony Davèro