Una radio che dal “gran ghetto” di Rignano Garganico nel 2016 è approdata a Borgo Mezzanone, sempre a sud di Foggia. Un microfono e tante storie, quelle di un ghetto di braccianti, di uomini in cerca di riscatto nonostante lo sfruttamento e l’isolamento, che hanno preso vita prima mediante un altoparlante e adesso risuonano in versione performativa a teatro. Il risultato è un quadro dinamico e a tratti sorprendente, pieno di un’inaspettata vitalità (economica, sociale, umana) ed emotivamente intenso, intimo.
Il reale e l’immaginario si sovrappongono in questo luogo che, pur sembrando lontano nello spazio e nel tempo, risuona per tutta la Penisola. Un invito a riconoscerci e a rendersi conto che oltre l’oppressione, lo schiavismo coloniale e moderno, baraccopoli e campi, ciò che si trova in fondo a questo stupendo progetto è un inno alla vita, alla speranza e alle alternative umanamente possibili.
Scritto da Andrea Di Corrado