Tutti conosciamo l’Olanda per il suo filone (nu) house, nato e prosperato grazie a un circolo virtuoso fatto di club, etichette, festival e istituzioni illuminate – non dimentichiamoci mai di questo fattore. In questo habitat paradisiaco, produttori e dj sono cresciuti come non mai, sia in termini di bravura e ricerca che in termini di notorietà. Accanto a questa corrente, però, ce n’è un’altra meno nota, ma che sta regalando altrettante soddisfazioni: cassa meno dritta, ritmi spezzati, suoni caldi, voci sensuali, r&b, hip hop e soul nelle vene.
Jarreau Vandal ne è l’esponente di punta, ma subito dopo c’è proprio Full Crate, artista di origini armene, in Olanda dall’età di 13 anni. Tra produzioni originali e remix, è arrivato fino alla corte di Diplo, con un un’uscita sulla sua Mad Decent, e da pochissimo è in giro con un live full band che ha fatto registrare il sold out alla prima esibizione in assoluto, a Londra. Stasera il debutto romano per Touch The Wood, nella sua veste migliore di sempre: quella di dj dall’animo dancehall.
Scritto da Hattori Hanzo