Per quella che è la mia memoria musicale, TY1 c’è da sempre e, soprattutto, continua a esserci. I suoi piatti girano dai primissimi anni 90 , vivendo tutte le stagioni dell’hip hop italiano: quella dei pionieri; quella delle crew alla ribalta della scena nazionale; quella dei campioni del turntablism, aggiudicandosi l’ITF nel ’97 e conquistando un posto in quello olimpo di scratcher chiamato Alien Army; quella dei superguppi, come i 13 Bastardi, da Napoli, comparendo nel loro disco d’esordio; quella del nuovo hip hop elettronico con il progetto Videomind, realizzato assieme a Paura e Clementino.
Non essendo assolutamente capace di starsene con le mani in mano, eccolo ributtarsi in studio e farsi strada nella nuova ondata di beat rimati della seconda metà degli anni Zero. E nessun dubbio sul fatto che uno col suo pedigree sarebbe riuscito ad arrivare in alto, prima o poi. Atto I: “Resident Evil”, fatto uscire assieme ad Izi e Clementino; Atto II: “C’est la vie”, duettando con Capoplaza e Dosseh; Atto III: “Sciacalli”, con i pesi massimi Noyz Narcos e Speranza.
Tre brani con una dozzina di nomi da All-Star Game e un percorso che sembra ricalcare quello già incensato di The Night Skinny – non a caso anche lui un veterano – che con il suo “Pezzi” ha consegnato agli annali una fotografia della scena italiana. Stasera 30 anni di beat condensati in un dj set: new school, old school, true school.
Scritto da Hattori Hanzo