«L’orgoglio non si ferma». Con questa frase le associazioni che aderiscono al Comitato Bologna Pride attraverseranno la città di Bologna domenica 28 giugno rispondendo all’emergenza Covid-19 che ha avuto un impatto senza precedenti sulle vite delle persone LBGTIQ+, contribuendo ad aumentare discriminazioni, violenze e situazioni di fragilità e precarietà esistenziale.
Una manifestazione destrutturata e diffusa in aperto dialogo e raccordo con la manifestazione Transfemminista Queer convocata da B-side Pride in Piazza Nettuno per sabato 27 giugno, dalle 13.30 alle 17.30.
Dalle 10 alle 14 il comitato invita a visitare i luoghi simbolo della comunità LGBTIQ+ di Bologna, dove saranno presenti attivist* a raccontarne la storia: Porta Saragozza, Salara, MIT, Giardino di Villa Cassarini, giardino intitolato a Stefano Casagrande, la sede del primo Collettivo Frocialista Bolognese in via Castiglione 24, lo spazio nell’ex Atlantide che fu autogestito da Laboratorio Smaschieramenti, Clitoristrix e Nulla Osta, la casa natale di Pier Paolo Pasolini in via Borgonuovo 4, la Libreria Igor, la Libreria delle Donne e PLUS Onlus.
Dalle 15 alle 19 il raduno ai Giardini Margherita con un programma, in aggiornamento, scandito da alcuni appuntamenti: alle ore 16 si terrà il flash mob di commemorazione di Sarah Hijazi, in cui tutte le persone presente saranno invitate a sventolare la propria bandiere arcobaleno; Gruppo Trans alle ore 17 creerà un ponte tra le differenti discriminazioni con un filo rosso; a chiudere le performance sarà il KOMOS – Coro LGBT di Bologna alle ore 18. A seguire, chiunque potrà animare lo spazio con i propri strumenti musicali, le proprie danze e la propria favolosità, per continuare ad esprimersi in libertà al parco sotto i colori dell’arcobaleno.
Scritto da L.R.