C’è chi si è dato alla panificazione, chi al “dalli al jogger”. Chi ha puntato sul negazionismo e chi è diventato una “bimba di Conte”. Io, personalmente, ho letto. Tanto e in modo bulimico, un po’ per non cedere all’infodemia, un po’ per non impazzire, ma tutto il mio tempo libero l’ho passato a sfogliare pagine ed evadere almeno con la fantasia dalla messe tutta uguale di aperitivi su Zoom ed eventi in live streaming. E quindi ora che qualcosa torna a muoversi, e che lo fa proprio attraverso la letteratura, non potrei essere più speranzosa.
Anche perché Insieme mette in un’unica manifestazione i tre appuntamenti letterari romani – Letterature, Libri Come e Più libri più liberi – per dare vita a un programma che sulla carta (e, sono certa, anche dal vivo) darà tante soddisfazioni. Già solo l’emozione di poter rientrare nell’incantevole Basilica di Massenzio varrebbe il prezzo del biglietto (che poi è pure gratis). Per non parlare poi del parterre di ospiti riuniti: l’ormai immancabile David Quammen e l’autrice del caso editoriale dell’anno, Valérie Perrin. Lo storico Yuval Noah Harari e l’imponente Nobel Wole Soyinka, oltre a qualche pezzo da novanta delle patrie lettere, da Michela Murgia a Gianrico Carofiglio.
Scritto da Enrica Murru