“Osservo come qualcuno attraversa un crepaccio. Hanno improvvisato un modo per attraversare avanti e indietro, più e più volte, perché stanno costruendo un ponte. Agiscono da soli e sono silenziosi. Potrei fare delle domande, ma non c’è segretezza in quello che fanno. Sanno che sono qui. Lavorano lentamente e in modo serpeggiante, ma non si fermano mai. Quando il ponte è finito prendono i loro attrezzi e passano dall’altra parte. Quando la quiete si placa, il ponte diventa una caratteristica del terreno e la mia attenzione si rivolge verso l’interno”.-Jason Hirata
Scritto da La redazione