Un momento come questo non lascia scampo, non è aggirabile: in un modo o nell’altro ogni artista, ogni mente, ogni opera, tutti sono costretti a misurarsi con lui, volontariamente o meno.
Alessandro di Pietro lo fa attraverso dei disegni, medium che in ossequio alla sfida imposta da MEGA gli era meno familiare di altri, esposti in un bellissimo spazio racchiuso nel monumentale e atmosferico palazzo del Caccia in Piazza Sant’Ambrogio, nello studio di Arbesser. Uno spazio più milanese di qualunque altro, e anche un po’ classicamente cupo, nella sua bellezza. Nulla di più lontano dal pop, in ogni caso.
Adatto ai ritratti di volti colti in un momento di passaggio, divisi tra la notte e il giorno, in cui si riconoscono tratti vampireschi nell’atto di tornare alla vita normale, o nel tentativo incerto di trovare una collocazione diversa.
Una mostra da visitare, naturalmente, su prenotazione all’indirizzo info@megamegamega.it
Scritto da Lucia Tozzi