Quanti segni ci sono per fare i disegni? Che importanza ha il segno per il disegno? Cosa comunicano i segni di diverso spessore? Da Prima del disegno, Bruno Munari (Corraini,1996)
Per Munari, alla radice del progetto e del disegno, i segni sono le prime formulazioni di un pensiero da ricombinare in infinite variazioni, come quelli tracciati e raccontati in Prima del disegno, e come gli scarabocchi che illustrano Favole al telefono di Gianni Rodari, che mostrano le possibilità espressive di una scrittura primaria e automatica.
In occasione di ART CITY Bologna 2021, promosso dal Comune di Bologna nell’ambito di Bologna Estate, Corraini MAMbo artbookshop dedica una mostra al segno di Bruno Munari, con opere originali su carta della Galleria Maurizio Corraini, disegni, scarabocchi su pagine di agenda, ma anche lavori in serigrafia e multipli che esplorano il tema del segno.
La mostra arriva a Bologna il 7 maggio 2021, dopo essere stata ospitata a Milano presso la Libreria Corraini 121+ di via Savona 17/5. Tra le opere esposte Scarabicchi, Amuleti, ma anche segni curvi, orizzontali, verticali, spezzati, mossi…delle piroette saltellanti con cui la mano scivola sul foglio. Ed ecco che, giocando con le parole improvvisazione e casualità, il segno diventa la cifra della sperimentazione più libera, e sulla carta compaiono figure, tratti spessi e sottili, segni bizzarri che creano un racconto fatto di linee.
La mostra amplia e arricchisce la riflessione nata con il libro Munari per Rodari (Corraini, 2020), e ripropone la stessa leggerezza e la capacità di dare vita a mondi fantastici mettendo insieme elementi apparentemente opposti e lontani.
Scritto da L.R.