Un piccolo cambio di nome, da SPAM a FAR, ma sempre la regia dell’Ordine degli Architetti cittadino dietro. Tra le tante rassegne che tornano a celebrarsi “in carne e ossa” questa estate ci sarà anche il il festival dell’architettura di Roma. A dir la verità, dire che i cambiamenti si siamo limitati al nome è un’affermazione riduttiva: il nucleo del festival rimarrà sempre l’Acquario Romano, sede dell’Ordine, dove si svolgeranno tantissimi incontri e talk, ma quest’anno si andrà parecchio in strada e dopo due anni di pandemia era inevitabile farlo.
A essere interessata sarà la zona del Municipio VIII attorno all’asse di via Ostiense: dal Parco Schuster di San Paolo, dove ci sarà la giornata inaugurale dedicata a sport e accessibilità, fino al Gazometro e al Tevere, con una serie di installazioni (abitabili) e pranzi di quartiere per dare pienamente corpo alle parole chiave del FAR: relazioni, spazi, trasformazione, condivisione, inclusione, crescita, sostenibilità, socialità. Si parlerà di dell’abitare nell’era dei dati, di città di genere, delle ricadute che hanno i grandi eventi, così come di lavoro e rigenerazione. Tra gli ospiti Mario Botta, Massimo Alvisi, Marlon Blackwell, Alessandra Covini, Chiara Alessi, Cino Zucchi, Mad Architects e… anche ZERO!
Scritto da Nicola Gerundino