Le abbiamo viste in un tardo pomeriggio di dicembre alla Casa del Jazz per “Take Five”, la rassegna che ha visto sfilare per sette serate consecutive i gruppi presentati dai nuovi centri di produzione musicale dedicati al jazz, e in quell’occasione abbiamo ascoltato in anteprima alcuni dei nuovi brani della creatura ancora in gestazione. Passati un paio di mesi, “Animal Mother” è finalmente venuto alla luce grazie alle attente cure della Folderol Record e sta crescendo al meglio.
Formazione in bilico tra elettronica, jazz e world music, O-Janà è il sodalizio ormai più che decennale fra la pianista Alessandra Bossa, da tempo residente in Svezia, e la cantante Ludovica Manzo, vista di recente in solo con il suo progetto “Serpentine”, in un duo di improvvisazione con Roberto Fega e nella quattro giorni di laboratorio condotto da Daniele Roccato e Michele Rabbia, Chantiers Sonores.
Una collaborazione, quella con Michele Rabbia, che aveva preso forma anche nel primo album di O-Janà datato 2018, “Inland Images”, che vedeva anche la partecipazione del chitarrista norvegese Eivind Aarset. Atmosfere sognanti fra jazz e sperimentazione.
Scritto da Carlo Cimmino