Migration, primo album solista di Antonio Sánchez, datato 2007, ancora rimane uno standard di creatività e musicalità per un batterista, e bandleader, che quando suona sa lasciare la scena ai colleghi musicisti (tra cui Chick Corea e Pat Metheny, precedenti suoi datori di lavoro) e, a monte, brilla nella funzione di scrittura e produzione. Negli anni si cimenta in colonne sonore, tra cui quella di Birdman, vince qualche Grammy, arrivando alle recenti sperimentazioni con generi e cantanti, da Trent Reznor a Meshell Ndegeocello. A Milano si presenta con tre colleghi di un certo calibro, incluso Seamus Blake al sax, impegnato da qualche anno con Roger Waters e il suo “This Is Not a Drill” tour.
Scritto da Raffaele Paria