Torna la finestra sulla contemporaneità offerta e proposta da Internazionale. In programma sei documentari su attualità, diritti umani e informazione, selezionati dai maggiori festival in tutto il mondo.
PROGRAMMA
Martedì 3
20:00 – “20 days in Mariupol”
Di Mstyslav Chernov, Ucraina, 2023, 94’, v.o. sott. it.
Alla vigilia dell’invasione russa dell’Ucraina, una squadra di giornalisti entra nella città portuale di Mariupol. Durante il successivo assedio, mentre cadono le bombe, gli abitanti fuggono e l’accesso a elettricità, cibo e acqua è interrotto, i reporter, unici rimasti, lottano per raccontare le atrocità della guerra, finché circondati dai soldati russi si rifugiano in un ospedale, in trappola.
Mercoledì 4
20:00 – “Praying for Armageddon”
Di Tonje Hessen Schei, Norvegia, 2023, 97′, v.o. sott. it.
Un thriller politico che indaga le pericolose conseguenze della fusione tra cristianesimo evangelico e politica statunitense. Frutto di anni di ricerche, il documentario rivela come le strutture del fondamentalismo indeboliscano il tessuto della democrazia americana ed evidenzia l’impatto devastante che la religione esercita sulla politica estera del Paese.
Giovedì 5
20:00 – “The lost souls of Syria”
di Garance Le Caisne, Stéphane Malterre, Francia, Germania, 2022, 99′, v.o. sott. it.
27.000 foto di detenuti civili torturati a morte sono state trafugate dagli archivi segreti del regime siriano da un disertore militare con il nome in codice Caesar e rese pubbliche nel 2014. Il regista Stéphane Malterre e la sua co-autrice e consulente storica, Garance Le Caisne, hanno indagato fino a che punto la giustizia internazionale si dimostri impotente nel perseguire il criminale Stato siriano.
Venerdì 6
20:00 – “Total trust”
di Jialing Zhang, Germania, Paesi Bassi, 2023, 97′, v.o. sott. it.
Le possibilità digitali di controllo sociale in Cina hanno portato a un livello di sorveglianza statale senza precedenti. Attraverso l’autocensura o lo spionaggio dei vicini, la sorveglianza non riguarda solo coloro che sono percepiti come una minaccia dal governo, ma sempre più il cittadino comune: che si tratti di fare degli acquisti, accompagnare i figli a scuola o portare fuori la spazzatura.
Sabato 7
20:00 – “Theatre of violence”
Di Emil Langballe, Lukasz Konopa, Danimarca, Germania, 2023, 105′, v.o. sott. it.
Si può essere insieme carnefici e vittime? È la domanda posta da Krispus Ayena, avvocato difensore presso la Corte Penale Internazionale dell’Aia. Il suo cliente, Dominique Ongwen, all’età di 9 anni è diventato uno degli almeno 20.000 bambini rapiti in Uganda dal Lord’s Resistance Army del leader ribelle Joseph Kony.
Domenica 8
20:00 – “Seven Winters in Tehran”
Di Steffi Niederzoll, Germania, Francia
Teheran, 7 luglio 2007: Reyhaneh Jabbari, 19 anni, ha un incontro di lavoro con un nuovo cliente. Lui tenta di violentarla, lei lo accoltella e fugge. Più tardi, viene arrestata e accusata di omicidio. Nonostante le numerose prove di legittima difesa, Reyhaneh in tribunale non ha alcuna chance, perché il suo aggressore era un uomo potente che, anche da morto, viene protetto da una società patriarcale.
Scritto da La Redazione