Prima dell’anno al River Loft per la crew di Juno che questo Venerdì apre la stagione con un nome simbolo di oltre trent’anni di musica, di feste, di cultura: dal Paese del sol levante, il maestro Fumiya Tanaka. Per chi non lo conoscesse, stiamo parlando di un artista raro, consapevole dell’importanza del passato ma fortemente attratto dall’innovazione e dalla sperimentazione, con un’incredibile carriera che parte dagli anni novanta, nel sud del Giappone, e che tuttora è in totale attività. Data l’esperienza, leggendo il suo curriculum viene in mente quella storia che gira online sulla vita di Jonny Kim, ragazzo americano che è stato prima Navy Seal, poi medico e infine astrofisico alla NASA.
Fumiya Tanaka infatti inizia nel 1990, fonda l’etichetta “Torema Records” ed è parte attiva della primissima scena techno in cui Detroit è al centro del mondo: in questo periodo organizza al Rockets di Osaka le prime serate CHAOS – a giugno sono trent’anni – con ospiti del calibro di Jeff Mills, Derrick May e Dave Clark. Verso la metà degli anni Duemila comincia a sperimentare anche altri tipi di musica, che rilascia sotto gli pseudonimi di Individual Orchestra e Karafuto, e nel 2008 fonda la sua seconda etichetta, “Sundance”. Dagli anni dieci circa decide invece di dedicarsi quasi esclusivamente alle sonorità minimal: produce e pubblica numerose tracce sull’etichetta-istituzione Perlon, è un nome fisso nelle line-up del Sunwaves e la serate CHAOS iniziano a vedere la partecipazione dei massimi esponenti del genere, tra cui Zip, Rhadoo e Ricardo Villalobos.
Insomma, il profilo di colui che venerdì metterà le mani sulla console è quello di un artista oggettivamente riconosciuto come un punto di riferimento, che parla la lingua della musica, la crea e la vive in un rapporto quasi simbiotico: non ci sono dubbi sul fatto che costruirà un set intenso e ricercato, dove il groove dei bassi porterà il vostro telefono a contare almeno ventimila passi. Ad aprire la serata sarà il resident Filom, mentre dopo la guest sarà il momento del founder Bonza, che chiuderà la serata in pieno stile Juno. Le visual stellari, come sempre, saranno frutto dell’arte di Matteo Fiocchetti.
Clicca qui per registrati ed entrare in lista.
Scritto da Giuseppe Avolio