Quando architettura, design e cinema si fondono, non possono che scaturire risultati affascinanti. Milano ne sa qualcosa, dato che sta per ospitare, dal 6 all’11 marzo, l’undicesima edizione del Milano Design Film Festival con la Direzione Artistica di Cristiana Perrella.
Appuntamento imperdibile per gli amanti delle collisioni artistiche, offre una lettura del design da prospettive inedite. Un modo per portare sugli schermi questioni sociali, politiche, etiche e ambientali, aiutandoci a comprendere meglio la società che abitiamo. Le sedi di Triennale Milano, Anteo Palazzo del Cinema e Fondazione dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano, ospiteranno première assolute e italiane (oltre 30 titoli in programma) ma anche approfondimenti, presentazioni e panel. Primo appuntamento mercoledì 6 marzo alle 20.00 all’Anteo Palazzo del Cinema con il via alla Selezione Ufficiale. Una opening night in cui verrà presentato in prima assoluta Green Over Gray, documentario che racconta la rivoluzione della Green Architecture a partire dalla figura di Emilio Ambasz.
Tra i film in programma sono rintracciabili diversi filoni tematici tra cui l’architettura indiana in The Sense of Tuning di Bêka & Lemoine, l’architettura museografica di In The Mood For Art di Michael Schindhelm, ma anche ritratti di progettisti tra cui quelli di Alvaro Siza Vieira e György Kepes.
A completare il fittissimo programma due attesissime proiezioni fuori concorso. La prima High & Low – John Galliano di Kevin Macdonald, che si terrà venerdì 8 marzo alle 21.30 all’Anteo Palazzo del Cinema. Un’analisi dell’ascesa, caduta e rinascita della figura di John Galliano attraverso interviste e racconti personali.
La seconda è la versione restaurata de L’Inhumaine di Marcel L’Herbier, una testimonianza visiva di uno dei periodi artistici più straordinari di Parigi, nonché evento di chiusura del festival che si terrà nel Salone d’Onore di Triennale Milano sabato 9 marzo alle 19.00. Un’occasione più unica che rara per visionare la versione restaurata del film — realizzata in occasione del centenario della sua uscita — proiettata con la sonorizzazione dal vivo di Lorenzo Senni, esponente indiscusso della nuova generazione di musicisti e producer.
Scritto da Rachele Borsotti