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sab 01.06 2024

Diaframma

Dove

Casilino Sky Park
Viale della Bella Villa 106, Roma

Chi

Quando

sabato 01 giugno 2024
H 21:30

Quanto

€ 15

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Sito web

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  • Diamante grezzo

    Diaframma

  • Labbra blu

    Diaframma

  • Elena

    Diaframma

Courtesy of Spotify™

Erano i primi anni Ottanta, Firenze era la culla della nuova onda italiana, spesso venata di scuro, nasceva un’etichetta che avrebbe lasciato un segno indelebile, la I.R.A. Records, e così i gruppi della sua scuderia, due su tutti: Litfiba e Diaframma. Oggi, a quasi quarant’anni dalla sua uscita, “Siberia” resta uno dei dischi cardine di quella scena, un disco che nel suo riuscire a mescolare alla perfezione sonorità d’oltremanica e cantato in italiano, suona ancora stranamente fresco, come se non fosse invecchiato di un solo giorno.

Certo, i Diaframma di oggi non sono più quelli di allora, la formazione ha subito un cambio di componenti che forse solo i fan più sfegatati sono in grado di enumerare, ma del resto i nomi di Nicola Vannini, Miro Sassolini o dei fratelli Cicchi appartengono ormai ad un passato remoto. I Diaframma sono ormai di fatto da più di una trentina di anni il progetto di Federico Fiumani, unico componente della formazione originale, chitarrista e poi anche cantante. Anche il genere è presto cambiato, abbandonando i suoni dark wave degli inizi in favore di un rock dal sapore di canzone d’autore, non per questo perdendo i fedeli sostenitori di gotica memoria, ma anzi acquistandone sempre di nuovi.

Fatto sta che Federico Fiumani e soci continuano a calcare i nostri palchi con una frequenza che dovrebbe spaventare qualsiasi organizzatore, che invece non sbaglia ad accordare loro fiducia visto che i nostri riescono regolarmente a riempire ogni posto dove si esibiscono. E allora ben venga l’ennesimo concerto, tanto più quando c’è un nuovo disco, anche se non più fresco di uscita da presentare, “Ora”. Se poi siete degli inguaribili nostalgici non vi preoccupate, i vostri pezzi preferiti, che siano “Siberia”, “Neogrigio” o “Amsterdam”, non mancheranno di certo.

Scritto da Carlo Cimmino