King Dunn è una strana creatura a due teste risorta, come una moderna araba fenice, dalle ceneri di Melvins e Mr. Bungle, due gruppi le cui radici sono saldamente affondate negli anni novanta. King Dunn sono King Buzzo, ovvero Buzz Osborne, voce e chitarra dei Melvins e Trevor Dunn, bassista di Mr. Bungle e Fantomas, con una storia che lo ha poi portato verso il mondo del jazz e l’universo Zorniano in particolare.
La formula è quella rigorosamente unplugged che un’altra icona degli anni novanta, il canale televisivo MTV, ci ha insegnato ad amare. Ed ecco allora King Buzzo alla chitarra acustica e Trevor Dunn al contrabbasso pronti a proporre ad un pubblico cresciuto masticando rock e grunge le versioni acustiche di brani dal passato ben più elettrico in una dimensione intima da club, quasi teatrale.
Ma, curiosamente, a spiccare nella setlist del loro concerto non sono i brani di “Gift Of Sacrifice”, il secondo album in solo di King Buzzo, che già vedeva la presenza di Trevor Dunn, ma piuttosto quelli del primo, “This Machine Kills Artists”, insieme a brani che attraversano la storia dei Melvins, con “Shock Me”, classicone dei Kiss datato 1977, a chiudere quasi sempre le loro esibizioni. Ci sarà da sudare meno del solito, ma il divertimento è assicurato.
Scritto da Carlo Cimmino