Orchestre e big band hanno fatto da sempre la storia del jazz. Larghi organici composti in massima parte da fiati, che non temono lo scorrere degli anni, talvolta adeguandosi ai tempi che cambiano, spesso riproponendo imperterriti musiche immortali. La programmazione della Casa del Jazz vede spesso formazioni orchestrali sul suo palco ed anche gli scorsi mesi estivi hanno visto il parco di Villa Osio ospitare per Summertime 2024 la Jazz Orchestra diretta da Franco Piana ad omaggiare il compositore Dino Piana, il Fabrizio Bosso About Ten rileggere Duke Ellington e Dizzy Gillespie, Giovanni Falzone con la ONJGT Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti, anche loro a rendere tributo a Duke Ellington, Enrico Pieranunzi ugualmente alle prese con le composizioni di Duke Ellington insieme al Roma Jazz Ensemble e infine la Darcy James Argue’s Secret Society.
In apertura di questa nuova stagione, dopo la tre giorni in compagnia degli ensemble dell’European Jazz’s Cool, ecco il palco della sala della Casa del Jazz ospitare subito la MeJO, ovvero la Metropolitan Jazz Orchestra, una big band composta da alcuni dei migliori solisti jazz attivi nel panorama musicale romano. Diretta da Antonello Sorrentino, un disco – “Volere Volare” – in uscita in questi giorni per WoW Records, la MeJO sarà composta da Matteo Costanzi, Iacopo Teolis, Francesco Fratini e Giacomo Serino alle trombe, Simone Alessandrini, Daniele Tittarelli, Filippo Bianchini, Federico Pascucci e Federico D’angelo ai sassofoni, Eugenio Renzetti, Elisabetta Mattei, Andrea Serino e Stefano Coccia ai tromboni, Andrea Saffirio al pianoforte, Giulio Scianatico al contrabbasso e Valerio Vantaggio alla batteria.
Scritto da Carlo Cimmino