U. (un canto) di Alessandro Sciarroni è una performance che esplora la tradizione corale folkloristica italiana dalla metà del Novecento a oggi, creata insieme ai compositori Aurora Bauzà e Pere Jou. Sette performer intonano undici brani, tra cui si riconoscono il celebre Signore delle cime di Bepi De Marzi e altri canti come Guarda gli occhi che ho su un testo di Roberto Piumini e Resterà la luce di Giorgio Susana.
Ma questa non è la prima volta che il termine “folk” viene associato al lavoro del coreografo: già in Save the Last Dance for Me, infatti, il recupero di una danza popolare costituisce il nucleo dello spettacolo. Questo ritorno alla tradizione, per poi convertirla e riportarla alla contemporaneità, rappresenta un’operazione tanto complessa quanto affascinante che Sciarroni riesce ogni volta a trasformare in una performance intrisa sì di nostalgia, ma anche capace di guardare sempre al futuro. Lo spettatore, così, riconosce qualcosa di ancestrale, come un ricordo che non gli appartiene più, creandone al contempo uno proprio, nuovo e diverso.
Scritto da Francesca Rigato