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ven 07.02 2025

Giacomo Ancillotto: “Descansate Niño”

Dove

Casa del Jazz
Viale di Porta Ardeatina 55, 00154 Roma

Quando

venerdì 07 febbraio 2025
H 21:00

Quanto

€ 15

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È stato tra i fondatori del collettivo di improvvisazione Franco Ferguson & Improring che per lungo tempo ha animato le notti della capitale proponendo incontri musicali fino a quel momento solo immaginabili. Negli ultimi quindici anni abbiamo visto la sua chitarra brillare in “Tribe” del quintetto di Enrico Rava, padre putativo di intere generazioni di giovani promesse del jazz italiano, negli indimenticati Luz, trio romano che nel disco d’esordio ospitò il violoncello dell’ormai stellare Tomeka Reid, nei Sudoku Killer di Caterina Palazzi e poi Maria Pia De Vito, Emiliano D’Auria, gli Storytellers, a interpretare il ruolo della cerva nella “Circe” di Simone Alessandrini, fino al “Cronosisma” di Marco Cerri Ciommei, accanto a Luca Venitucci e Marco Zenini.

Ed è proprio affiancato dal basso di Marco Zenini e dalla batteria di Alessandra D’Alessandro che Giacomo Ancillotto debutta come band leader con un disco, “Descansate Niño”, che esce proprio in questi giorni per Folderol, accompagnato dalle illustrazioni di Marcho Gronge, agitatore culturale dell’underground romano e leader degli storici Gronge, formazione con la quale Ancillotto ha collaborato a lungo in una delle sue ultime incarnazioni.

Un disco autobiografico nel quale riassumere tutte le esperienze vissute fino a questo momento e, al tempo stesso, uno sguardo intimo su una generazione e sul mondo che la circonda, attraverso sei brani firmati dallo stesso Ancillotto ai quali si aggiungono due cover dal sapore di tributo, “Se Telefonando” di Ennio Morricone e “Sinnò me Moro” di Carlo Rustichelli, originariamente interpretato da Gabriella Ferri. Un trio che abbiamo visto crescere, dai primi passi mossi da Zazie nel Metrò, ai centri sociali Spartaco e Forte Prenestino, fino all’Estate al Torrione di qualche mese fa. Oggi approdano finalmente sul palco della Casa del Jazz e sarà festa grande.

Scritto da Carlo Cimmino