Gore Studio si traferisce!
Nei suoi tre anni di (r)esistenza è stato arte, comunità, riflessione, sperimentazione. Ha rappresentato l’esigenza di riunire e coinvolgere artistз, creativз e Persone aprendo le sue porte a eventi sperimentali e multidisciplinari, creando così una comunità “unita nella volontà di continuare a esercitare la propria libertà attraverso la creatività e il lavoro improduttivo, completamente avulso da logiche di profitto e competizione”, come scrivono lз artistз Elisa Garofani e Matteo Bianchini nel comunicato stampa della mostra di addio all’attuale sede di Gore Studio in Via Plinio, 43, Il Cadavere Squisito (il futuro è ancora in ballo ma sicuro torneranno).
Il Cadavere Squisito, gioco surrealista non competitivo basato sulla composizione collettiva di un testo o un disegno, incarna perfettamente l’identità di Gore Studio, apparentemente caotica e intrinsecamente collaborativa. La mostra raccoglie le opere più significative prodotte nello studio dallз due artistз, la possibilità di avere un ampio spazio in cui sperimentare e osare ha sicuramente influito nella loro pratica, come hanno influito gli scambi e le connessioni con altrз artistз, designer, Tattoo Artist, grafichз che in questi anni hanno attraversato Gore Studio e lo hanno portato addirittura sulle pagine del New York Times con il progetto Yogurt al gusto di gelato di Elisa Garofani, Matteo Bianchini e Agnese Roviti.
Entrando nello spazio si scorgono ancora le tracce e le memorie delle vite che Gore Studio ha vissuto e tra queste si inseriscono le opere di Elisa e Matteo: il grottesco e il disturbante sono il punto di contatto tra i due artisti, qui il disagio della condizione umana ti viene sbattuto in faccia senza mezzi termini. Elisa Garofani riflette da sempre sulla violenza e sulle conseguenze psicofisiche del trauma, sono questi i temi che ci hanno avvicinato al suo lavoro; in questo studio abbiamo visto le sue installazioni crescere di dimensioni e di schiettezza diventando sempre più angoscianti, i corpi vengono mutilati, gli spazi si fanno angusti e si è quasi costretti a confrontarsi con il dolore. Matteo Bianchini invece, viaggiatore interdimensionale che mette in luce gli aspetti più drammatici della società contemporanea occidentale, nello studio ha avuto modo di sperimentare diversi medium e soprattutto di mixare diversi materiali come pigmenti, incrostazioni di zolfo, muffe, con risultati che ci sembrano arrivare da un altro pianeta.

La nostra prima volta da Gore Studio è stata in occasione dell’evento Brutti e Cattivi nel 2023, 11 ore di apertura al pubblico in cui i teatrini dell’orrore di Elisa, sculture cardine della sua pratica artistica, accompagnavano una lunghissima e estenuante performance che vedeva Matteo dipingere uno dei suoi soggetti decadenti mentre il Tattoo Artist Juan Antonio Maria Riccardi (in arte Miele di Fragola) marchiava la sua schiena, il tutto arredato dai tappeti punk della designer Agnese Roviti. In quell’occasione abbiamo capito di aver incontrato una comunità di artistз e creativз pronta a rompere le regole e a creare spazi di sperimentazione artistica e socialità, ponendosi in contrasto con una città come Milano sempre più respingente ed elitaria. Ci si sente schiacciati in una città che ha smesso di fare posto a tutte quelle realtà che si portano dietro un principio comunitario e di scambio lasciandoci crogiolare nel nostro vuoto individualistico, perciò è importante continuare a far vivere e supportare contesti come questi.
Quindi ci vediamo il 17 Aprile per dire addio a Gore Studio per come lo abbiamo conosciuto e per accogliere ciò che verrà!
Scritto da MANDRA di Sandra Beccaro e Marta Chinellato