Poche voci nel soul contemporaneo sanno colpire come quella di Curtis Harding. Cresciuto ad Atlanta, città cardine dell’hip-hop mondiale grazie a pionieri come Outkast, Goodie Mob e Dungeon Family, Harding muove i primi passi proprio lì: dapprima in un gruppo rap, poi come corista di CeeLo Green, fino a condividere il palco con giganti come Lauryn Hill, The Roots e gli stessi Outkast.

Ma è con la carriera solista che il suo percorso prende forma, definendo un marchio di fabbrica unico: lo slop ’n soul, fusione di radici del Sud (da slop, termine che indica gli “avanzi”, a riflettere il modo in cui combina influenze diverse) e tradizione soul, capace di dare vita a un linguaggio musicale profondamente personale.

Con l’album “Departures & Arrivals: Adventures of Captain Curt”, Harding spinge ancora di più i confini della sua arte, mescolando space-funk, baroque-pop e psichedelia. Al centro restano la sua voce magnetica e la chitarra incandescente, ma il concept è quello di un viaggio cosmico: un pilota smarrito nello spazio che attraversa galassie e dimensioni parallele, alla ricerca della strada di casa. Non si tratta di fantascienza, ma di un viaggio che rispecchia emozioni reali: la nostalgia di casa, il desiderio di tornare dalle persone amate. Un portale verso un universo parallelo fatto di groove, visioni ed energia emotiva.