Il 7 ottobre 2023 i social media globali hanno cambiato segno, trasformandosi da ingranaggio perfetto di accentramento e conquista dell’attenzione degli utenti, a ripetitori di atrocità e moltiplicatori di sdegno – ripetitori involontari, visto che nessun social media ha preso mezza posizione, anzi. La distanza tra quello che si poteva intercettare in rete e quello che veniva narrato – soprattutto visivamente – dai media tradizionali è stata abissale e, come mai nella storia, grazie agli smartphone della popolazione palestinese – e alle macchine fotografiche e video dei reporter sul campo – una zona di guerra e massacro è stata raccontata così nel dettaglio, in presa diretta e con pochi filtri. Il mondo ha così potuto guardare, risvegliarsi e scendere in piazza. Ci sarebbe da riflettere su quanto e cosa ha dovuto vedere prima di attivarsi, ma questo è un altro discorso.

Al racconto quotidiano di questa immane tragedia hanno contribuito anche molti artisti, tra cui Gina Nakhle Koller, illustratrice di origini libanesi e palestinesi, attualmente residente in svizzera, che per un anno, ogni giorno, ha disegnato una vignetta per documentare e denunciare le condizioni del popolo palestinese e del genocidio in corso. Oltre cento di questi vignette sono state raccolte in volume da Eris Edizioni, che verrà presentato sabato 15 novembre alle 18:30 presso la libreria Risma di Roma, con l’autrice che dialogherà con Ali Raffaele Matar, penna per Diari di Cineclub e Fumettologica. Una testimonianza: per non dover più vedere quanto accaduto e per far sì che, in futuro, diventi impensabile voltarsi e restare indifferenti.