Dopo l’appuntamento cult con la Boiler Room, Napoli attira nuovamente su di sé i riflettori della scena elettronica internazionale con un party inserito nell’orbita del prestigioso Into The Valley Festival, raduno dedicato al beat d’autore celebre anche per ambientare i propri set in location a dir poco suggestive: quest’anno – per dire – il main event del festival si terrà alla “Rummu”, una ex cava di calcare in Estonia, in un paesino a 15 km da Tallin. L’osannata preview partenopea sarà ovviamente con vista mare, nel disco-lido mozzafiato dell’Arenile di Bagnoli. Cullati dai sussurri delle onde, viaggeremo con il groove house del producer messicano Mauricio Rebolledo, che terrà alta la bandiera della Hippie Dance (frangia più fricchettona della Kompakt Records, label eclettica in grado di passare da Vatican Shadow, che remixa The Field, al nostro Daniele Baldelli). Lo ricorderete forse per il suo progetto Pachanga Boys, in tandem con Superpitcher, ma molto probabilmente sul bagnasciuga ci farà ascoltare il suo ultimo disco “Mondo Alterado”, fatto di lunghe suite narcolettiche perfette per una versione sudamericana del film Drive. La risacca poi porta a riva Kornél Kovács, uno dei più talentuosi dj di Svezia, boss della label Studio Barnhus a suo agio nel mescolare vecchia scuola di matrice Kraftwerk e rave culture a 360 gradi. In quest’atmosfera trasognata, romantica e malinconica chissà che tra la folla napoletana non si nasconda Liberato…