Nel rap italiano è dura far convivere in una sola carriera attitudine senza compromessi e rime per il grande pubblico. O resti “puro” o scegli la vocazione maggioritaria, tradendo la base (manco il PD). L’unica terza via sinora battuta era quella di Neffa. In un tale scenario, Coez rappresenta una storia nuova. Dopo aver fatto passi importanti con il collettivo Brokenspeakers – ora in naftalina – il rapper romano ha scelto un rap dai connotati pop, guidato dalla mano di Riccardo Sinigallia e pubblicato – scandalo!? – dalla Carosello. Niente che non va, anzi, anche se talvolta la patina prevale sulla qualità. Che nella cover di Cosa mi manchi a fare di Calcutta ci sia la chiave di lettura?
Scritto da Livio Ghilardi