Come al solito, una volta al bivio tra Main Room e Osservatorio Astronomico potreste perdere per un attimo la bussola ed essere assaliti da dubbi amletici: quale sala scegliere per far decollare la serata? Ma ormai sapete di non sbagliare in entrambi i casi: la direzione artistica del Dude Club – punto cardinale nella nightlife meneghina – è una garanzia, anche quando si diverte ad accostare proposte apparentemente inconciliabili. Come questa sera, quando andrà addirittura ad avvicinare mondi lontani in un viaggio imprevedibile tra generi e culture.
Si parte dal cuore dell’Europa con ø [Phase] e Kr!z, in veste di ambasciatori ufficiali della Token, leggendaria etichetta belga da sempre devota a una techno cupa e minimale, in grado di riprodurre in loop il battito cardiaco delle metropoli post-industriali. Sorvolando il Mediterraneo si rimane ammaliati dalle sonorità post-globali di Awesome Tapes of Africa, forse una delle “favole” più interessanti della discografia contemporanea, con protagonista l’etno-musicologo Brian Shimkovitz, che si trasforma in blogger e poi in producer per portare fuori dai confini africani la migliore musica underground locale. C’è tempo anche per il volo oltreoceano, col producer canadese Touch Sensitive, che dopo aver già messo in curriculum diverse hit da dancefloor (ricordate “Pizza Guy”?) ha appena pubblicato “Vision”: un divertente zibaldone di vintage vibes anni Ottanta che potrebbe tranquillamente pompare nelle casse di un disco-pub frequentato dai teenagers di Stranger Things. In questo mondo iper-connesso, una serata così ci farà sentire piccoli piccoli.
Scritto da Lorenzo Giannetti