Basta un rapido giro del quartiere per rendersi conto che ci sono più locali da aperitivo che residenti. Ma malauguratamente chiudono tutti all’orario dell’aperitivo. Qui fioccano studenti su studenti, come le mosche sulla carta moschicida. È il Bicoccato dell’aperitivo, e qui vi aiutiamo a capire quali sono i suoi reami, i suoi pertugi e dove si stagliano i suoi alfieri, ma soprattutto cosa trovare nel breve tempo che la Bicocca si offre alla bevuta.

Basta un rapido giro del quartiere per rendersi conto che ci sono più locali da aperitivo che residenti.

Caffè Egeo

Si affaccia sui murales di Via di Sesto San Giovanni, qui si va ad aperitivizzare in maniera riservata: non vogliamo casino, vogliamo solo bere un drink e chiacchierare dell’ultimo gossip. I camerieri sono giovanissimi, tanto che a volte sono proprio i nostri stessi amici e questo rende l’ambiente elegante dell’Egeo piuttosto informale e fresco. Vi consigliamo questo come posto per i vostri freschissimi Spritz dato che con dieci euro potrete gioire anche dell’ampio tagliere con gnocco fritto, olive e tartine che praticamente occupa tutto il tavolo.

Caffè Cinquecento

I commenti online lo asfaltano dal giorno uno ma noi, a dire la verità, ci siamo sempre trovati bene. Se date le spalle all’Arcimboldi e vedete una tenda con scritto “PANINOTECA” avete centrato il target; caffè, birreria, tavola calda, potremmo dire che questo è uno spazio polifunzionale che alla mattina dispensa consigli di cuore e alla sera diventa il luogo giusto per darsi appuntamento e bere la classica birretta rilassante del pre-spettacolo.

Laurel

Da quando l’Amò ha “chiuso temporaneamente” a Trivulziana di sotto è il Laurel ad aver intercettato la palla dell’abbeveramento studentesco. Ogni giovedì gli Spritz a tre euro e i biliardini sono il richiamo che dopo le lezioni catalizza gli avventori della piazza sfidando persino il solido consumo di birrette del Carrefour a fianco, si attendono contrattacchi.

Maga Furla

Politicizzato, rock, indispensabile per l’identità della Bicocca contemporanea che ricordiamo essere stata costruita vent’anni fa proprio attorno al Maga. Usciamo dall’ambiente aperitivo e ci spingiamo al limite estremo del quartiere, qui si viene sempre dopo le sei di sera per gustare un paio di London Pride. Iconiche sono le bevute del mercoledì dato che le medie vengono tre e cinquanta la folla si riversa per Via Roberto Cozzi dando nuova vita al nostro deserto milanese. A seconda della serata potete incontrare uno dei quattro proprietari Sabrina, Paola, Valerio e Andrea, tutti loro amano il rock ma apprezzano band diverse, dato che le birre spaccano sempre non resta che scegliere il giorno in cui la playlist vi rappresenta di più.

Fuorimano

Più in là di così non si poteva. Fuorimano di nome e di fatto, pensate un po’, per venire qui ci siamo spinti persino oltre le colonne del Maga. Lo stile industrial chic è semplicemente stupendo e rende questo posto è perfetto per fare smart working o venire a studiare per poi concedersi un carismatico drink dalle bucce d’arancia lanciate in acrobazie sceniche. Qui il cocktail è un’arte tanto adorata che i ragazzi che gestiscono il locale hanno deciso di realizzare un posto segreto interamente pensato per le loro manifatture, è il Dandelion, la location rimane un segreto ma un modo per trovarlo dovrà pure esserci.