Nel 2017 Ventura projects aveva mantenuto la base a Lambrate, pur sconfinando con Ventura Centrale: aveva prodotto l’evento centrale del Salone, con allestimenti scenografici e lussuosi nei magazzini di via Ferrante Aporti. Era la prova generale, perché quest’anno ha ufficializzato l’abbandono della via da cui ha preso il nome, e che ora delocalizza senza pietà. Non è una novità assoluta nel marketing, per carità, però fa un po’ impressione. In ogni caso oltre a Centrale si è lanciata sul FuturDome, la creatura di Atto Belloli Ardessi e Ginevra Bria, nonché nuova sede di Federico Pepe e del suo mitico Le Dictateur. È nata Ventura Future, che porta in via Paisiello un po’ di produzioni Made in Italy con Mingardo Rendez-Vous, una collezione di oggetti in metallo di Federica Biasi, Denis Guidone, Valerio Sommella e dell’olandese Mae Engelgeer, e poi le nuove creazioni di Editions Milano, con Federico Peri, Patricia Urquiola, Bethan Gray e Federico Pepe. Ci saranno inoltre le macchine surrealiste di Nick Boers, Random Press Tool e Random Acts of Violence, che creano forme distruggendo e piegando a caso, e infine una stampante 3d per pavimenti. È stato persino istituito il Premio Futurdome, con Paolo Ulian, Marie Ange Breyer, Luca Nichetto e altri in giuria.