C’è un ragazzo della provincia di Roma, Marco Zitelli, classe 1990. Dal 2013 pubblica su Soundcloud una serie di brani che vengono ascoltati da migliaia di utenti, fra questi un professore dell’Università di Oxford. Il professore lo chiama e gli dice «Vieni a registrare quattro pezzi a Sound Technology» – per capirci, gli stessi studi di registrazione dove nel ’91 gli Shinding, oggi conosciuti come Radiohead, registrarono Manic Hedgehoc. E quindi il ragazzo, munito di bagaglio folk in una mano e la discografia di Justin Vernon dall’altra, parte.
Non è facile emergere nell’attuale panorama musicale, ma questa è la storia vera, l’origine del progetto da solista Wrongonyou che è iniziato così, continuando poi fra concerti in giro per l’Italia e l’Europa. Stasera, al Castello Sforzesco, si esibisce per presentare Rebirth, il suo ultimo album uscito lo scorso marzo, accompagnato dai tasti bianchi e neri di Dardust. I due hanno collaborato insieme alla realizzazione del pezzo Birth, musicato dal pianista e cantato da Wrongonyou, il quale ha saputo farcirlo del tema a stendardo della sua produzione musicale: la libertà. Echi di distese blu, orizzonti lontani e affascinanti boschi, un paesaggio naturalistico da fare invidia a immaginari fiabeschi si fa spazio nella cornice – bella da mozzare il fiato – del Castello. E noi ci godiamo ogni suono electro-folk.