A serate così viene davvero da chiedersi chi sia l’headliner e chi la spalla. Ok, Varg ha una riconoscibilità ormai affermata, suona in qualsiasi festival e, cosa più importante di tutte, ribadisce il concetto che la scuola techno scandinava negli ultimi anni ha piallato a sufficienza ogni altra nicchia europea. A Roma poi non è una novità, e riesce sempre a regalare fiumane di beat ovattati in modalità deep, di quelli che ti ci perdi dentro.

Vale la pena però spendere due parole per Chevel, dj e produttore veneziano che, dopo una lunga gavetta, ha fatto il grande salto, arrivando a pubblicare per label come la Stroboscopic Artefacts di Lucy e la Different Circles di Mumdance & Logos – e continuando a curare la sua ottima Enklav, che ha ospitato gente tipo Bienoise, Mudwise e Von Tesla. La sua elettronica mutante, in modalità accelerazionista, è di quelle di livello. Se avete un cuore, stasera lasciatelo a casa.

Si inizia alle 22:00, si finisce all’01:00. Il ticket dà anche accesso all’aftershow firmato Minù.