Perché un uomo che ha appena trovato l’amore deve andare in guerra per sconfiggere il proprio Drago? Ma, soprattutto, qual è il drago di un cavaliere moderno? In una messa in scena che fa richiamo al 600 contaminata da atmosfere pasoliniane e intromissioni contemporanee di musica pop e utilizzo spinto di sacro e profano, il Cavaliere Timi, ricorrendo spesso anche al dialetto umbro, ci spiega che per essere felici bisogna rischiare e che, per provare a vincere, occorre combattere.Il Cavaliere, dapprima in abiti da sposa nuziale, si convince della necessità di agire e, indossando l’armatura da guerriero, è pronto ad affrontare un viaggio onirico alla ricerca del drago. Ma cosa proverà a scoprire poi, che la lotta contro il Drago è in realtà una lotta contro una parte di se stessi, contro le paure e i rimorsi che da sempre bloccano gli uomini, eroi e non, nella realizzazione dei propri sogni?
Scritto da Andrea Di Corrado