Nel rispetto di quella gloriosa tradizione mancuniana partita coi The Fall e (per fortuna) non ancora esauritasi, i Duds sono quel genere di band che: ti rimette in pace con le chitarre, meglio ancora se storte; ti fa pensare che la canzone anti-pop perfetta debba durare anch’essa due minuti e non oltre; ti convince che il post punk sia il miglior non-genere di sempre – o quantomeno il più geniale. Da Manchester via West Coast, attraverso il marchio di garanzia di Castle Face Records, i cinque ragazzi tornano a stringersi sul palco del Fanfulla dopo il set strepitoso dello scorso febbraio. Aspettatevi “ritmi irregolari” tra punk funk alla Liquid Liquid e wave spigolosa, amplificati dalla devianza tra divagazioni free e minimalismo dei loro due album – l’ultimo, “Immediate”, licenziato da Opal Tapes. Perderseli darebbe un dispiacere anche a Mark E. Smith.
Scritto da Garbatella No Wave