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lun 19.11 2018 – dom 25.11 2018

Milano Music Week

Quando

lunedì 19 novembre 2018 – domenica 25 novembre 2018

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  • June

    Idles

  • Suck You Dry - 2008 Remastered Version

    Mudhoney

  • Let It Roll

    Andrea Belfi

Courtesy of Spotify™

La “forma” delle cose è importante, si sa. Soprattutto a Milano. La forma intesa come estetica, ma pure come ufficializzazione, presentazione, “formalizzazione” di qualcosa, appunto, nel migliore dei modi. La forma delle cose è importante, ma poi non risulta (perlopiù) credibile se non è supportata da un contenuto all’altezza. La Milano Music Week è un esempio calzante di una dinamica in tal senso tutta milanese. Milano è “la città delle week”, ma soprattutto a Milano la “settimana della musica” c’è tutto l’anno: per la quantità/qualità di concerti offerti al pubblico ma pure per quello che si muove più in superficie (e pure nell’underground, ma non è di questo che stiamo parlando stavolta) tra gli addetti ai lavori in termini di musicisti, major, network radiofonici, agenzie di booking, centri di formazione.

Se da una parte fa sorridere che venga codificato qualcosa che in realtà ci sarebbe stato comunque, dall’altra se c’è una città musicalmente autorevole, dove “succedono cose” – nuovi festival che nascono, club che mantengono una propria identità abbracciando proposte trasversali, realtà che fanno i numeri senza cadute di stile e capacità di accogliere iniziative nate altrove – questa è proprio Milano. La maggior parte dei variegati concerti in programma di questa seconda Music Week ci sarebbe stata lo stesso e non sono certo i grandi nomi pop italiani in cartellone a fare la differenza (sicuramente non in meglio…).

Però la Music Week è anche il contenitore di un festival coraggioso e in evoluzione come Linecheck, di una bella novità come ZONA5, di un incontro che potrebbe rivelarsi interessante come l’intervista di Marracash a Beppe Sala. A Milano alcuni contenuti ci sono tutto l’anno e la Music Week ha il ruolo di connettore ed “espositore” delle sue espressioni, almeno di quelle meno sommerse. Uno sporco lavoro? Ma qualcuno, a Milano, doveva pur farlo.

Scritto da Chiara Colli