Ricordatevi di santificare la domenica. Soprattutto se in consolle ci sono giganti come Kristian Beyer, colonna portante insieme al collega Frank Wiedemann del progetto di casa Innervisions che risponde al nome di Âme. Da più di 15 anni portatori sani di una deep house che ha riscritto le regole dei dancefloor di tutto il mondo: quando salgono in consolle garantiscono al loro pubblico – fedele e adulante – un vero viaggio ai confini del mondo. Eruditi, agili, ipnotici, eleganti.
Tanto nei dj set che nei live, Âme hanno la capacità tutta teutonica di unire insieme Detroit techno, jazz, house, valicando i confini di ogni genere. All’Apollo preparatevi per il live, gestito con rigore e agilità al tempo stesso, da Frank. L’ultima volta che l’ho visto in versione live è stato all’Amsterdam Dance Event insieme al bulgaro Kink: sperimentali senza arrivare all’estremo, melodicamente profondi e impeccabili, raffinati e concettuali senza però mai perdere di vista la folla e il ritmo da grande evento di clubbing.
Questa domenica aspettatevi un’immersione nei suoni Innervision più cauta ma mai banale, Frank riesce a entrare in connessione con il suo pubblico tanto nei grandi appuntamenti quanto in queste occasioni da salotto di casa. Sarà il solito grande viaggio che ci rinfresca la memoria sul perché Âme siano nell’Olimpo del panorama mondiale dell’elettronica. Impossibile scavalcarli. Inutile provarci. Âme(n).
Scritto da Martina Di Iorio