Quattordici anni sono un’infinità in un momento in cui il successo di una band dura a malapena un lustro – se va bene. Di questo, a Maynard James Keenan e Billy Howerdel non è mai importato nulla, anche perché gli A Perfect Circle sono sempre stati un (super)gruppo che si è esposto solo quando aveva qualcosa da dire. Non sorprende quindi che ci sia voluto così tanto per dare un seguito a “eMOTIVe” e per tornare a esibirsi live.
“Eat The Elephant”, quarta fatica discografica della band, ha diviso non poco i fan: chi era legato ai suoni del seminale “Mer de Noms” o viene da un’adolescenza scandita dai riff dei Tool di Keenan è rimasto spiazzato davanti a soluzioni più melodiche e a chitarre meno ficcanti, ma in fondo scimmiottare il sound di diciotto anni fa sarebbe sembrato ridicolo. State tranquilli però: dal vivo arriverà sempre una “Judith” a spettinarvi.
Scritto da Livio Ghilardi