L’intelligenza urbana è la protagonista della Milano Digital week di quest’anno. La città è una piattaforma che coordina l’educazione, le centrali per la mobilità, gli ambiti che presiedono alla sicurezza, alla macchina produttiva e a quella dell’assistenza. Più di 500 incontri svilupperanno in ogni senso immaginabile questo tema, supportati da mostre e da una grande performance di 36 ore di web broadcasting, MILANO TRASMETTE MILANO a cura di ELITA in partnership con RADIO RAHEEM. Dallo studio temporaneamente situato in cima alla Torre Branca, una trasmissione ininterrotta da mezzogiorno di venerdì 15 fino a mezzanotte di sabato 16 marzo.
Giannino Malossi cura STARTS PROGRAMME: THE ART/TECHNOLOGY NEXUS, sull’iniziativa della Commissione Europea che sostiene la convergenza tra tecnologia e creatività artistica, in Triennale da mattina a sera sabato e domenica.
Sempre in Triennale, ArtsFor insieme a mammafotogramma e al MUFOCO pporta il progetto Dollar Street. Il potere della visualizzazione dei dati per capire il mondo, dedicata al primo progetto al mondo di rappresentazione fotografica del data storytelling: le fotografie diventano dati, strumenti per capire la realtà dietro ai numeri, oltre gli stereotipi e i luoghi comuni. www.dollarstreet.org, ideato nel 2014 da Anna Rosling Rönnlund, cofondatrice di Gapminder Foundation, è una piattaforma aperta, in cui chiunque può caricare le fotografie e condividerle, partecipando attivamente al suo sviluppo. In Triennale prende per la prima volta la forma di una casa, dove attraverso un’esperienza immersiva è possibile vivere la quotidianità di chi si trova dall’altra parte del pianeta. Il Salone d’Onore accoglie l’installazione interattiva concepita dal collettivo Mammafotogramma.
Tra i grandi relatori segnaliamo Carlo Sini, il 15 in Triennale con Uomo-Macchina-Automa alle 18:00, e Jerry Kaplan alla Fondazione Feltrinelli, guru della Silicon Valley che parla apertamente di disconnessione e invita a non sottovalutare affatto l’uso indiscriminato dei dati personali a opera di stati, banche e aziende.
A BASE invece apre INTERFACCE DEL PRESENTE, cura di Tiziana Gemin e Fabio Paris, mostra sui sistemi interattivi che consapevolmente o meno sovraintendono a molte delle operazioni del quotidiano. Salto evolutivo o distopia? La mostra ospita le opere di: Marco Cadioli, Alessandro Capozzo, Ursula Damm, Edwin van der Heide, Limiteazero, Macoto Murayama, Philipp Schmitt, Anna Titovets.
Scritto da La Redazione