Sono passati 22 anni da quando “Sacrebleu” fu disco dell’anno per Mixmag e Dimitri From Paris divenne, insieme a St. Germain, uno degli astri di punta del French Touch – lui, parigino di origini turche e greche – prendendo alcuni sample della tradizione jazz, bossa nova e lounge e riproponendoli in un concentrato elettronico tanto patinato quanto irresistibile.
Cito l’esempio che amo di più: il primo giro di tastiere di “Love Love Mode” si rifà alla colonna sonora di Morricone per “Bianco, Rosso e Verdone”. Quando me ne sono accorto, mi sono commosso. Decenni dopo, Dimitri From Paris non è solo un dj che può fregiarsi di aver fatto ballare Hugh Hefner nella Playboy Mansion in una notte storica, ma anche un punto di riferimento paideutico per chi vuole innamorarsi della house e della disco.
Scritto da Livio Ghilardi