Uwe Schmidt (in arte Atom™) è tra i giganti dell’elettronica tedesca degli ultimi 25 anni. Ha toccato qualsiasi genere con risultati eccellenti attraverso una miriade di pseudonimi che manco Aphex. Ma basterebbe Atom Heart per l’ambient-techno o sapere che Uwe è sempre stato in prima linea quando si trattava di esplorare i glitch e le possibilità nascoste del sampler: per capirci, tutti fan della Raster-Noton dovrebbero fargli un monumento. Per fortuna, dal 2000 in poi, il nostro si limita ad Atom™, con un’unica eccezione: la bizzarra creatura electro-latina Señor Coconut, con cui rifà i pezzi dei Kraftwerk in stile salsa, forse conseguenza del suo vivere in Cile. In realtà l’ironia assurda di Uwe è un suo punto forte, aspetto che mi folgorò quando lo vidi live a Dissonanze 2009 alle prese con estetica da smartphone e social ben prima delle attuali manie accelerazioniste (criticate nel suo geniale album “HD” del 2013). Atom™ torna finalmente a Roma e lo fa con il live totalizzante “Double Vision”, in compagnia dell’artista audiovisivo Robin Fox, australiano specialista in laser. Fasci di luce e proiezioni a costruire un imprevedibile musica materica attorno al pubblico: altro che occhialini 3D!