Se si volesse usare una metafora calcistica circa l’ingresso della coreana Okkyung Lee nel mondo musicale, beh, il paragone sarebbe quello di un “takle deciso”. Nell’anno 2005 divideva infatti con Christian Marclay un lato del settimo volume della mitologica serie “From The Earth To The Spheres”, curata dai fratelli Opalio aka My Cat Is An Alien. Lei è una violoncellista che cavalca la scena a cavallo tra minimalismo, jazz, field recording, tradizione coreana e noise.
Dalla sua, un parterre di dischi e collaborazioni come raramente se ne leggono in giro. Andiamo a braccio e citiamo: John Zorn, Jim O’Rourke, Thurston Moore, Ikue Mori, Derek Bailey, Zeena Parkins, Marc Ribot, Phil Minton, John Edwards, Axel Dörner, Chris Corsano, Evan Parker, Bill Orcutt, Mark Fell e chissà quanti altri ne dimentico. Nel mezzo, album per Tzadik, Ideologic Organ, Software. Basta e avanza, no?
Scritto da Kyösti Vainio