Paragonare o confrontare un materiale duttile come l’Alcantara con uno molto più rigido come il cemento armato, potrebbe sembrare un esercizio quantomeno azzardato. Ma, come a volte succede, questo tipo velleità nasconde un’interessante e – forse – illuminante approccio rispetto a nuovi scenari e metodi formali-costruttivi. Soprattutto se la base di partenza è il lavoro di Nervi.
La ricerca dello studio Formafantasma parte, in effetti, da un’attenta analisi degli archivi del geniale ingegnere italiano, estrapolando in particolare i passaggi che pongono l’accento sulla sperimentazione formale legata alle leggi fisiche, sui limiti dell’eccessiva razionalità, e sull’importanza dell’intuizione nel ruolo di un progettista.
Il risultato immediato è un’installazione spaziale fatta a scatole cinesi che esalta la sensazione percettiva dei due materiali e ne sintetizza le analogie: versatilità, funzionalità e adattabilità di usi e interpretazioni. Il risultato futuro rimane invece nascosto nelle potenzialità progettuali dell’Alcantara, il materiale non catalogabile, governato da un’intelligenza artificiale.
Scritto da Emiliano Zandri