Il clubber romano over 35 vaga ogni weekend per trovare la tana in cui trascorrere notti infinite in 4/4. Per sua fortuna ha un’ancora di salvezza alla quale si aggrappa da più di due decadi: Lory D. Celebrato come uno dei maestri della techno, nonostante una produzione non tra le più prolifere, ha contribuito a creare, riscoprire e riaffermare “Il suono di Roma” e che, con grande gioia di noi tardoni, da qualche tempo fa capolino sempre più spesso in consolle.

Un amarcord che riporta agli anni 90, quelli in cui si prendeva la macchina e senza il navigatore dovevi trovare feste in mezzo ai boschi o fabbriche abbandonate; quando il suono acid di Londra sembrava l’eldorado. Per un romano, Lory D è come la pizza bianca con la mortazza: ‘na sicurezza. Levatevi la coperta di pile e scendete dal divano. Stasera si abballa.