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mar 18.12 2018 – gio 07.03 2019

Every breath you take

Dove

Galleria Umberto Di Marino
Via Alabardieri 1, 80121 Napoli

Quando

martedì 18 dicembre 2018 – giovedì 07 marzo 2019

Quanto

free

Il lavoro dell’artista è quello di riportare, rielaborando attraverso il proprio linguaggio espressivo, questioni che ognuno vive e assorbe quotidianamente, ma che, spesso, non vengono notate o sono sottostimate. Gli artisti rappresentano la cartina tornasole di ciò che accade, da ogni punto di vista: poetico, umano, sociale, politico … E questo lo sappiamo già. Rappresenta un dato di fatto. Ma questo momento storico è complesso e ha tanti pezzetti di puzzle da mettere insieme. Alberta Romano ha chiamato una sua piccola squadra di osservatori – ironici e meno ironici – della realtà con cui sviluppare, in un contesto rilevante come quello della galleria Umberto Di Marino, un progetto su una tematica in voga recentemente: la distorsione della realtà attraverso i mezzi di comunicazione che più utilizziamo, presi da diversi ambiti, come la strada, i social network, letture sbagliate, fino alla natura stessa. The Cool Couple – il simpatico e ingegnoso duo formato da Niccolò Benetton e Simone Santilli che, al Mambo di Bologna, ha fatto giocare il pubblico con la loro opera durante la mostra That’s IT! Sull’ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine – porta in luce un elemento, lo jammer, utilizzato in contesti quotidiani anche di ordine sociopolitico, come disturbatore di frequenze, per sottolineare come, anche in maniera apparentemente meno invasiva, possono venire sottratte delle informazioni, alla maniera di una dittatura. L’opera, dal titolo Way Out, è in mostra sopra un plinto in legno a indicare un capovolgimento di senso, quasi positivo, per indicare un’altra via – da mero prodotto estetico – di questo marchingegno. Diversa è l’installazione video audio, accompagnata da marcati e semplificati disegni alle pareti, firmata da Giulio Scalisi che realizza un intero filmato, elaborato e complesso, mettendo in scena un racconto quasi teatrale, animando figure di personaggi inventati, come indicazione della critica situazione politica che il nostro paese sta vivendo. L’installazione site specific realizzata dall’artista è raffinata e invade una grande porzione di galleria, animando personaggi che richiamano le animazioni Disney, citando un po’ quelli spettacoli futuristi che avevano la stessa metafora sociale di fondo. E poi, a chiudere il cerchio, l’artista greca Eva Papamargariti che spezza la continuità seriosa del processo di critica con la video installazione dalla colorata resa “pippilottiristiana” del suo video Precarious Inhabitants, per la prima volta in Italia, dove soggetto sono natura e animali. 

Scritto da Rossella Farinotti