Della Design Week ci piacciono tre cose: le feste, le feste e le feste. Una settimana più intensa del Tour de France in cui Milano scende dai tacchi da sciura e indossa comode sneakers per ballare, migrando da un vernissage in Tortona alle strobo del dancefloor senza passare dal Via.
24 ore in un giorno sono poche quando l’agenda è così fitta, come Resident Advisor ha saputo dimostrare col suo leggendario party no-stop lo scorso settembre. Per il secondo round, la location prescelta è il basement di via Toffetti, venue costretta a diversi mesi di chiusura e che riparte in quarta con due campioni in line up.
Dr. Rubinstein, amazzone israeliana a cavallo di una techno rombante e potente quanto una palla demolitrice contro il cemento; Matrixxman, eroe a stelle e strisce di una Boiler Room al Dekmantel salvata in corner dall’assenza di Rødhåd, portata in gloria da un’esplosione di bassi guerrieri e cassa affilata. Due artisti che, nominati insieme nella stessa frase, invitano a far scorta di aspirine per la mattina dopo: le previsioni non sbagliano, pioveranno martelli.
Scritto da Laura Cap