Una matrice trap, contaminata con pop, emo ed elettronica e portata in un territorio allora inesplorato, almeno in Italia: quando ho sentito per la prima volta Pillole e Paranoia dei Sxrrxwland era il 2017 e l’impressione fu di avere davanti l’espressione nitida e conflittuale di certa contemporaneità “giovanile” alienata e materialista, ai limiti del grottesco.
Poi è arrivato l’album Buone maniere per giovani predatori, ode alla glacialità delle nuove tecnologie confuse al calore delle emozioni umane disperate e disperse: paranoie connesse h24 sui dispositivi, sostanze per sedare le difficoltà del quotidiano, voglia di evasione. Tutto concentrato nella musica ma pure nell’estetica, con beat tra l’hi-tech e lo-fi, utilizzo smodato dell’autotune ai limiti del mal di testa, parole nella terra della “tristezza che non si lamenta”. Iper-realismo oltre il concetto di “gang”, li aspettiamo alla prova live.
Scritto da Jacopo Panfili