Cercare definizioni o descrivere in maniera articolata una manifestazione come l’Hacker Porn Film Festival è praticamente impossibile: è nella natura stessa della rassegna essere aliena ad etichette di qualsiasi tipo, e chi siamo noi per opporci a questa volontà? Vi basterà sapere che per sei giorni il Trenta Formiche, ormai baluardo dei circoli Arci del Pigneto, ospiterà una serie di film, corti e workshop (in collaborazione con lo spazio Fivizzano27) all’insegna di tutto ciò che è sessualità e cinema, ridisegnando i limiti del convenzionale e dell’immaginazione erotica.
Oltre alle settanta ore di programmazione, con concorsi per lungo e cortometraggi, ci saranno ampi spazi aperti al dibattito, che spazieranno dalla sociologia al bondage passando per il wrestling erotico – sì, avete letto bene – più performance meta-teatrali che faranno da apripista ai party di fine serata, con dj set a livelli di euforia facilmente immaginabili. D’altra parte, dopo la visione di titoli come “Pornodehesario” e “CUMper”, non saremo certo noi a dire agli spettatori di tornare a casa per farsi una tisana rilassante: meglio rimanere al Mandrione sotto cassa con il proprio long drink preferito per provare a raffreddare i bollenti spiriti…
Scritto da Roberto Contini