Se nella Roma dell’epoca Raggi non stiamo messi bene, nella Torino della sindaca Appendino tira un’aria ancora più pesante, vedi lo sgombero dell’Asilo Occupato e la conseguente apertura dell’ennesimo vaso di Pandora della “pista anarchica”: movente trito e decisamente poco credibile all’alba del 2019, ma, a quanto pare, ancora buono per giustificare una messa in mostra dei propri muscoli politici. Succede così che anche una Critical Mass pacifica possa essere oggetto di cariche da parte delle forze dell’ordine, proprio come è successo lo scorso marzo nel capoluogo piemontese.

Vedremo cosa accadrà in occasione della Critical Mass nazionale, che durerà ben tre giorni, a Roma, città dove già normalmente i ciclisti sono sotto tiro di guidatori indisciplinati (per non dire stronzi) e le istituzioni si fregiano in campagna elettorale di Grandi Raccordi Ciclabili, salvo poi inaugurare in pompa magna tratti che non superano nemmeno il chilometro – quando invece la necessità sarebbe quella di ripensare l’intera viabilità – e il numero delle vittime su due ruote tristemente aumenta.